VILLAGE OF WOMEN

di Tamara Stepanyan,  Armenia/Francia 2019, 92’

Sono le donne a comandare nel piccolo villaggio armeno al centro di questo documentario. Tutti gli uomini, ad eccezione di alcuni anziani, lavorano nove mesi all’anno in Russia e le famiglie si riuniscono solo in inverno. Le donne arano, raccolgono e guidano i trattori. Cucinano, mangiano insieme, ridono e cantano. La vita scorre ad un ritmo regolare, anche se la malinconia sembra trasparire in molte conversazioni. L’assenza di uomini nel villaggio è accettata come un dato naturale e le donne hanno imparato ad adattarsi, risolvendo i problemi insieme. La regista Tamara Stepanyan ha realizzato il ritratto sincero di una comunità di donne che sopportano le loro difficili circostanze con umorismo, calore e una buona dose di femminismo pratico.

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Documentario disponibile online da martedì 20 alle ore 21:00 a giovedì 22 ottobre alle ore 24:00 su festivalscope.com/

Accesso limitato a 400 posti virtuali

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Diretta Facebook: Giovedì 22  ottobre ore 17.30

con Barbara Pinelli (Università Roma Tre) e Francesca Alice Vianello (Università di Padova)

Donne che restano, donne che migrano. Prospettive di genere sulla mobilità contemporanea

Quando negli anni Settanta del secolo scorso si aprì una riflessione sulla relazione fra mobilità umana e migrazione delle donne si ritenne che tale ambito di ricerca parlasse esclusivamente di uno specifico femminile e che le esperienze delle donne non fossero capaci, quanto quelle maschili, di mostrare gli ingranaggi di sistemi sociali, economici e strutturali più ampi. Negli anni a venire – grazie anche a posizioni femministe che si sono fatte strada nella ricerca sulle migrazioni – si è compreso quanto il genere non solo sia un principio strutturante le migrazioni (e da queste strutturato) ma che l’intersezione genere e migrazioni costituisce un angolo analitico previlegiato per far luce su processi e reti sociali, dinamiche strutturali, sistemi di povertà e esclusione.
L’intervento di Barbara Pinelli mette in connessione il documentario Village of Women – che racconta l’esodo maschile da un piccolo paese in Armenia verso la Russia dal punto di vista delle donne che rimangono e i modi con cui queste riorganizzano le reti familiari e l’intera vita comunitaria – con ricerche condotte sul fronte del confine euro-mediterraneo e centrato sulle migrazioni forzate delle donne. Facendo dialogare le due letture, l’obiettivo è mostrare la centralità della ricerca sulle donne che in modi diversi entrano nei sistemi della mobilità contemporanea per discutere di strutture sociali della disuguaglianza e della sopraffazione, di resistenze e di lotte, di sofferenza e della riorganizzazione della vita in condizioni di marginalità.
L’intervento di Francesca Alice Vianello affronta invece il tema delle ripercussioni delle migrazioni, siano esse maschili o femminili, sulle società di origine. A partire dalle sue esperienze di ricerca in alcuni paesi dell’Europa orientale, la ricercatrice prenderà in esame con un’ottica di genere la costruzione sociale delle assenze e delle presenze, le relazioni tra chi parte e chi rimane nonché le modalità di riorganizzazione delle relazioni familiari e di cura attraverso i confini.

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