Entrambi i documentari, realizzati dalla regista per la Scuola Nazionale di Cinema nel 1999, ruotano intorno alla figura di Gioacchino Vaccaro, siciliano che nel 1954 partì da Palermo per gli Stati Uniti d’America, e fondò la Vaccaro Pastry Shop, specializzata in cannoli alla siciliana.
Ora, dopo tanti anni dall’inizio di quella esperienza, Vaccaro rimpiange che i figli non parlino più italiano e che abbiano ormai irrimediabilmente perduto il legame con il proprio paese d’origine. Due film fatti di suoni ed immagini, costruiti con i vecchi nastri audio che Gioacchino Vaccaro inviava ai parenti in Italia alla fine degli anni ’60, e realizzati da una delle più promettenti giovani registe del documentario italiano, autrice anche di alcuni capitoli della serie di documentari ” I diari della Sacher” prodotti da Nanni Moretti.