Un viaggio nella Dozza di Bologna, il carcere con più detenuti stranieri d’Italia: la camera si muove attraverso i suoi cortili, le sue celle, i suoi corridoi, ma soprattutto attraverso la sua umanità in attesa. Un tessuto di storie, di volti e di dolori privati che si compone intorno a quelle che, nel gergo carcerario, sono chiamate “domandine”, ovvero i moduli che i carcerati devono presentare per chiedere qualsiasi cosa, dalle visite mediche alle telefonate, in una serie continua di frustrazioni e incomprensioni.
Trailer
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